La crisi epidemiologica da Covid-19 ha determinato un deterioramento delle condizioni economico-finanziarie delle imprese, ragion per cui è scaturita l’esigenza di realizzare degli interventi per consentirne la ripresa economica.
Tra le misure urgenti per il sostegno al sistema produttivo regionale è stato firmato un accordo con la Banca europea degli investimenti (BEI) che ha consentito di istituire un Fondo denominato “Emergenza Imprese”.
Il Fondo prevede la concessione di prestiti sino a 5 milioni per impresa singola oppure 10 milioni per impresa unica (intendendo per impresa unica sia l’azienda che ha richiesto l’agevolazione sia l’insieme delle imprese ad essa collegate) e la cui concessione sarà a tasso zero per finanziamenti fino a 800 mila euro e a tassi agevolati per prestiti di ammontare superiore.
Possono beneficiare degli interventi di sostegno all’attività di impresa le Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI) e le Grandi Imprese (GI) che dimostrino di aver subito ricadute negative a seguito dell’emergenza legata al Covid-19, o che rappresentino la necessità di realizzare investimenti per garantire la continuità o il rilancio delle attività di impresa.
Il sostegno è attuato attraverso la combinazione di prestiti, per liquidità o per investimenti, e sovvenzioni.
Particolare attenzione è riservata al settore dei servizi per il turismo, per il quale è prevista una riserva del 40% delle risorse pubbliche a disposizione del Fondo.
Dalle misure di sostegno vengono invece esclusi i seguenti settori, attività e tipologie di intervento:
- settore della pesca e dell’acquacoltura;
- settore della produzione primaria di prodotti agricoli;
- settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, quando: i) l’importo dell’aiuto è fissato in base al prezzo o al quantitativo di tali prodotti acquistati da produttori primari o immessi sul mercato dalle imprese interessate; ii) l’aiuto è subordinato al fatto di venire parzialmente o interamente trasferito a produttori primari;
- interventi per agevolare la chiusura di miniere di carbone non competitive;
- settori siderurgico, del carbone, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture, nonché della produzione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche;
- attività finanziarie e assicurative;
- attività destinate alla produzione o al commercio di armi e munizioni, esplosivi, equipaggiamenti o infrastrutture specificamente destinati per scopi militari, nonché equipaggiamenti o infrastrutture che limitino i diritti e le libertà personali o che violino i diritti umani;
- attività che comportano impatti ambientali in gran parte non mitigati e/o compensati;
- attività considerate controverse sotto il profilo etico o morale;
- attività destinate alla produzione e promozione del gioco d’azzardo e delle attrezzature correlate;
- attività destinate alla produzione, fabbricazione, trattamento o distribuzione specializzata di tabacco e attività volte a facilitarne il consumo.
La domanda di accesso alle agevolazioni dovrà essere presentata dalle imprese a mezzo Posta elettronica certificata (PEC) agli indirizzi resi disponibili dagli Intermediari finanziari selezionati e che provvederanno all’erogazione dei prestiti.
In allegato il link dell’avviso pubblico.
https://www.regione.sardegna.it/documenti/1_422_20200807154121.pdf
Avv. Tamara Rosalie Invidiato